La Valle del Momento è un luogo-non-luogo, senza tempo. Agli occhi dei personaggi è un posto fisico, con tanto di cascate, ruscelli, campi, montagne, un Albero gigantesco che funge da “condominio” ed ospita amorevolmente tutti tra le sue foglie, stelle, flora, fauna, ecc…
Tuttavia, non è possibile accedervi imboccando una strada, una via, o seguendo una mappa stradale o il GPS del cellulare: per accedere a La Valle del Momento è necessario premere quel “pulsante mentale” che ti mette nella condizione di non poter far altro che interpretare un personaggio, IL TUO personaggio. Ognuno ha il proprio modo per ritrovare quel tasto: non esistono indicazioni che possano andare bene per due diversi cercatori. Inoltre, nessuno può portare con sé altri all’infuori di sé (anche se, si dice, qualcuno sia riuscito a trovare il modo di contrabbandare un gatto, un uccellino o altri animali di compagnia di piccola taglia). Sta dunque a te trovare il passaggio segreto che ti conduce alla Valle ogni volta che senti la necessità di continuare il Lavoro sul tuo Essere.
Quello che è certo è che, nella Valle, non c’è modo di portare con sé tecnologie del terzo millennio funzionanti: certo, potresti arrivare con un cellulare ma questo oggetto, oltre a non permetterti alcuna comunicazione con l’esterno, presenterebbe la medesima vitalità di un sasso, ovvero, non si accenderebbe nemmeno. Potresti riempirti lo zaino di pc, tablet, macchine fotografiche digitali e analogiche, penne biro, torce elettriche, candele: nulla della tua dimensione ordinaria, fuorché l’abbigliamento, i tessuti, lo zaino stesso possono sopravvivere al passaggio. Un casco da motociclista, beh, forse quello potrebbe sempre rimanere un casco da motociclista (inanimato era prima, inanimato rimane) ma nemmeno un accendino o un fiammifero prodotto nell’ “al di qua” possono funzionare “al di là”.
In un contesto come questo, la vita nella Valle scorre all’immortale ritmo della rispettosa agricoltura e dell’amorevole pastorizia. Montagne e foreste sono sempre generose e lasciano raccogliere ottime provviste ed erbe medicinali. Nel mercato poi c’è tutto quello che serve: senza denaro. Basta un grazie, a volte si può scambiare, ma è tutto un dare / avere di cuore.
La flora e la fauna che riempie la valle, i corsi d’acqua e le montagne attorno ad Albero sono incredibilmente vari: molte specie sono le stesse di “al di qua”, altre invece sono totalmente differenti e non è raro che i pionieri ne scoprano di nuove. Unico genere mancante: i dinosauri, la cui essenza vitale vibra a frequenze troppo basse per poter sopravvivere in un ambiente come questo.
La corrente elettrica, per come la conosciamo noi nell’ “al di qua”, in ” al-di-là” non esiste: non potrebbe nemmeno funzionare una rozza energia di quel tipo in un ambiente così sottile, così puro. Albero però, oltre a offrire riparo ed alloggio a tutti gli abitanti de La Valle, regala dei frutti luminescenti, gli yod, che la notte vengono usati come lanterne. Una volta staccati dai rami, gli yod perdono la loro luminosità e il loro gradevolissimo sapore e, nel giro di poche ore, avvizziscono in scuri frutti opachi, velenosi e dal sapore disgustoso.
I membri della Compagnia dei Figli del Momento vivono sugli alti rami di Albero, in accoglienti capanne sospese ricavate da vegetali intrecciati a legna e tenuti assieme da laccetti di cuoio e corde vegetali. No… ovviamente, non ci sono scale: non servono! Chiunque venga accolto nella Valle riceve dunque un inestimabile dono: la capacità di volare all’ombra di Albero. Capisci bene che, per i residenti, le scale sarebbero solo un impiccio, non trovi?
I visitatori possono godere della vita che si sviluppa all’ombra di Albero, come ad esempio la strada che vi conduce, il mercato in cui gli abitanti della Valle del Momento e quelli -degni- provenienti dalle vallate circostanti scambiano merci di ogni tipo, i campi, gli argini del fiume, la riva al lago. Per chi invece sceglie di intraprendere una permanenza più solida e duratura o per chi ha la possibilità di farsi accompagnare da qualcuno che già frequenta questi posti, anche le altre aree della Valle sono accessibili.
Non ti resta che bussare e… ti sarà aperto!